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Tsunami Edizioni

CALIFORNIA ÜBER ALLES Le origini dei Dead Kennedys

CALIFORNIA ÜBER ALLES Le origini dei Dead Kennedys

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Alex Ogg

Abbiamo un senso dell’umorismo e non abbiamo paura di usarlo. Anche nei modi più turpi, se necessario”. – Jello Biafra

Grazie a una miscela incendiaria di musica originale e nevrotica, unita ai testi incisivi e dissacranti del frontman Jello Biafra, i Dead Kennedys sono spesso considerati il più grande gruppo punk americano della loro generazione.
E pur avendo sempre pubblicato e distribuito i propri dischi in canali indipendenti e lontani dal mainstream, senza quasi alcun supporto da parte delle radio, sono diventati la prima band di un certo calibro che non solo non si è mai piegata alle leggi del sistema discografico tradizionale, ma ha fatto della lotta all’industria musicale una delle proprie bandiere.

In questo libro, Alex Ogg sfrutta dozzine di interviste e dichiarazioni esclusive dei membri della band per raccontare le origini di un gruppo che ha sguazzato nelle polemiche e nelle controversie praticamente dagli inizi, trasformando la retorica già quasi stantia del punk in qualcosa capace di essere un’effettiva spina nel fianco del sistema – oltre che estremamente divertente!

Completano il tutto un’ampia raccolta di opere dell’artista underground Winston Smith, che ha caratterizzato in maniera unica l’estetica dei Dead Kennedys, e le riproduzioni di svariati scatti d’epoca della celebre fotografa punk americana Ruby Ray.

***

Wiston Smith porta avanti sin dagli anni ’70 il suo stile surreale e punk basato sulla tecnica del collage, di cui è maestro indiscusso e che proprio grazie alle copertine, inserti e volantini per i Dead Kennedys lo ha fatto conoscere al mondo, influenzando un’intera generazione di artisti. Molte delle sue opere si possono ammirare nei libri monografici Act Like Nothing’s Wrong, Artcrime e All Riot On The Western Front.

Nata a New York, Ruby Ray si è trasferita a San Francisco nella metà degli anni ’70 e si è affacciata sul circuito underground lavorando da Tower Records, a North Beach. La sua prima macchina fotografica, una
Nikon FM caricata a pellicola Tri-X 400, è presto diventata un’arma infallibile e velocissima che lei ha usato per documentare la scena locale per la rivista Search And Destroy, con la medesima urgenza e spavalderia con cui i suoi coetanei brandivano microfoni e chitarre. Le foto di Ruby Ray sono state raccolte nel volume From the Edge Of The World: California Punk, 1977-1981.

Traduzione di Stefano Giorgianni

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